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Channel: admin – Semi Di Maria
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Come funziona la vendita di cannabis terapeutica nelle farmacie francesi? Ecco dunque che su ogni confezione di cannabis light venduta online nei negozi specializzati c’è scritto semplicemente, prodotto non adatto alla combustione”, per ribadire il concetto che la vendita è considerato consentita al solo scopo collezionistico.
In base verso queste interpretazioni della legge sono state contestate a ben 15 persone le condotte di detenzione, vendita ed commercializzazione di sostanze stupefacenti senza le autorizzazioni ministeriali previste nonché le condotte di pubblicazione e divulgazione all’uso delle predette preparati.
E’ importante, all’atto dell’erogazione del preparato medico” farsi rilasciare la copia della ricetta medica timbrata così da esprimere, in caso di controllo, che si tratta vittoria canapa terapeutica e non marijuana illegale proveniente dal mercato nero.
I medici si occupano di valutazione clinica, i biologi avvengono guidati dal professor Gianpaolo Grassi, ‘guru’ della cannabis terapeutica del Cra-Cin di Rovigo, è lui che ha messo a punto la pianta italiana, e dal professor Roberto Barale dell’università di Pisa, quale si occupa di genetica umana ed esaminerà le risposte dei pazienti in base alla genetica; il gruppo di avvocati si occupa della parte legittimo, cercando le vie per depenalizzare l’uso terapeutico tuttora cannabis, distinto dall’uso ludico.
La Cannabis non annovera tra i suoi componenti alcuna sostanza serotoninergica e non provoca, perciò, alcuna allucinazione; essa agisce, invece, sul nervo ottico e questo può determinare un appannamento visivo ed la comparsa di flash di luce che possono permettersi di essere, erroneamente, considerati illusioni visive.
Grazie alla decreto Di Bella del 1998, la cannabis a finanziamento (circa 15 euro al grammo per la razza italiana, tra i 18 e i 20 euro per quelle di importazione) è prescrivibile per qualsiasi patologia per la quale ci siano studi scientifici accreditati, mentre nelle regioni che lo permettono, tra cui Toscana, Puglia e Liguria, la cannabis dicono che sia erogata a carico del servizio sanitario regionale solo per le patologie indicate dalle singole leggi regionali di riferimento.
È infatti la cannabis la tesi illegale più autofiorenti nel nostro Paese: in questi ultimi anni ne ha fatto uso il 9. 8% degli italiani – 6, 1 milioni in base a stime ISTAT – provvigione che sale al 19% se consideriamo la popolazione giovanile, quella tra i 15 e i 34 anni, e raggiunge il 27% se ad esserci esaminata è la fascia d’età tra i 15 e i 19 anni, taluno studente ogni tre.
La norma di fatto ha autorizza la semina vittoria varietà di canapa certificate, con contenuto di Thc non superiore allo 0, 2%, senza necessità di specifiche richieste, ma con l’unico vincolo di conservare per almeno un anno i cartellini delle sementi utilizzate.
I principi attivi della Cannabis hanno alcune proprietà farmacologiche che sono ancora arnese di studio per essere meglio sfruttate in medicina (per esempio abbassano la pressione intraoculare, combattono nausea e vomito indotti da certi farmaci es. i chemioterapici antitumorali), riducono la spasticità dei muscoli, hanno blandi effetti analgesici, stimolano l’appetito, alzano il tono dell’umore e danno percezione di benessere.


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