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quando coltivare la cannabis

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La medicina moderna tende a tralasciare le passate pratiche mediche primitive” e popolari”, ma questo punto di vista spesso impedisce una profonda conoscenza quale ha ancora un levatura potenziale alto per adottare trovare migliori terapie alternative. Mezzo secolo dopo, secondo un rapporto della polizia, la vendita di cannabis occupa 8. 000 ettari ed è considerato presente in 8 Dipartimenti. L’anno scorso la startup siciliana Kanèsis ha ottenuto una bioplastica a questione di scarti della canapa. La coltivazione della canapa industriale è legittimo in Italia dal 1998.

In una rassegna delle posizioni contrarie pubblicata nel 2012 sulla Drug and Alcohol Review, due studiosi hanno concluso che per quanto riguarda il basata di droga c’è stato comunque «un beneficio certo positivo per la comunità portoghese». La canapa ha la peculiarità di essere una pianta straordinariamente versatile, costruiti in quanto può trovare impiego in tantissimi settori, per seconda dei differenti metodi di coltivazione e lavorazione.
L’Italia arriva ancora dopo, è solamente del 1997 una circolare Mipaf che ne autorizza la semina per un massimale di 1. 000 ettari. Frattamaggiore, fu per anni alcuni dei poli mondiali della lavorazione della canapa. Iniziò così a pensare ad un metodo per riuscire a recuperare ciascuno i cristalli della resina, che contengono il principio attivo della pianta, il THC.
A volte diventa la droga di particolari gruppi religiosi, come la setta degli hashishiyyin, il quale allude all’uso dell’hashish, fondata nel 1090 dal persiano Hasani Sabbah, una strambo figura di religioso e rivoluzionario: la setta (detta anche degli Ismailiti dei Nizari) era una corruzione dell’islamismo sciita.
Dopo la Toscana, per essersi dotata di una singola legge regionale per l’accesso alla cannabis è stata la Liguria (2012), che ne ha previsto l’impiego in oncologia, anestesia ed rianimazione e neurologia; distribuzione gratuita prevista da una singola legge regionale nelle Marche (2013) per alcune affezioni e in assenza successo valide alternative terapeutiche” ed in Friuli Venezia Giulia (2013), mentre in Puglia una sperimentazione permette la distribuzione gratuita del farmaco In Veneto, contro la legge regionale si era mosso il governo presieduto da Monti, ma nel 2013 il ricorso è considerato stato respinto dalla Corte Costituzionale.
“Potrebbe rappresentare un elemento importante un Codice di Autodisciplina, promosso da TOSCANAPA, condiviso da tutti gli operatori del settore – scrive Bulleri – ovvero un‘insieme di norme su base volontaria volte a disciplinare sia le regole etiche di condotta sia il processo produttivo sulla scorta dei principi di tracciabilità, trasparenza e lagalità (seguendo gli esempi di altri paesi UE ed il percorso già seguito dai prodotti biologici) così da integrare con la prassi applicativa il lavoro delle Istituzioni e degli enti competenti”.
ultra white amnesia  Rea Canapa nasce con l’obiettivo di promuovere la coltivazione della canapa ed il suo impiego nei vari settori produttivi del territorio Reatino e Sabino, stimolando la Caccia e valorizzando il basata e l’utilizzo di articoli a base di canapa per favorire il miglioramento delle condizioni di crescita e di lavoro dell’uomo.
In ogni caso la canapa da fibra quale storicamente si coltivava costruiti in Italia è canapa sativa. La Camera ha approvato il ddl sull’uso terapeutico della cannabis con 317 voti favorevoli (Pd, M5s e sinistre), quaranta contrari (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega) e 13 astenuti (Ap).
Anche l’utilizzo medico e terapeutico della cannabis affonda le radici nella storia dell’umanità. Ignorando l’evidenza dei fatti, il 30 Dicembre del 1989 John Lawn, superiore del Drug Enforcement Agency (la famigerata DEA) ordina che la cannabis rimanga nella tabella delle droghe senza alcun possibile utilizzo medico.
Il polimorfismo fitochimico” è evidente nella pianta (Franz & Novak, 2010) infatti, si individuano sostanze come il limonene e il pinene nei fiori per prevenire l’attacco di insetti (Nerio et al., 2010), mentre sulle foglie è massimo la presenza di sesquiterpenoidi ad azione repellente nei confronti degli animali erbivori (Potter, 2009).


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